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  • Marina Sera di Tricase
  • Quercia Vallonea Tricase

Agli inizi del ‘400 Tricase era solo un recinto fortificato: c’era una grande torre, un cortile, un fossato e, dentro al cortile, poche case. Il paese nacque quando vi si rifugiarono gli abitanti di tre casali in fuga dai Turchi. Nel 1588 il feudo di Tricase fu acquistato dai principi Gallone, una nobile famiglia probabilmente originaria della Terra d’Otranto. Qui i principi fissarono la propria residenza elevando il paese a principato.
L’imponente Castello-Palazzo dei principi Gallone, oggi sede del Municipio di Tricase e del Gruppo di Azione Locale (G.A.L.) “Capo Santa Maria di Leuca”, dà forma a Piazza Pisanelli, definita “il Salotto di Tricase”. Di fronte al castello, una schiera di graziose case e una piccola enoteca (Castel di Salve); da un lato la Chiesa secentesca di San Domenico del 1688 in stile barocco e, dall’altro, il campanile incompiuto della chiesa matrice risalente al ‘700. Il prospetto della Chiesa della Natività e della beata Vergine (chiesa matrice), anch’essa barocca si affaccia su un’altra piazza più piccola e dalla forma pentagonale. Un grande arco unisce chiesa e castello e mette in comunicazione le due piazze. Il centro storico di Tricase comprende le antiche abitazioni racchiuse tra “zona puzzu”, piazzetta Dell’Abate, piazza Don Tonino Bello e piazza Vittorio Emanuele (piazza Pisanelli). Se ci si allontana dal centro del paese e si prende la via vecchia che da Tricase porta ad Andrano si incrocia la Masseria-Torre del Mito (o “Masseria de Amito” o “Masseria de lo Mito” o “masseria di san Tommaso del Mito”). Accanto alla torre/masseria, macerie di mura e colonne ricordano l’esistenza della chiesa abbaziale risalente probabilmente al sec.XI. Non si sa molto di questa abbazia, solo che fu fondata da monaci giunti da oriente ai tempi delle persecuzioni iconoclaste e che fu distrutta e saccheggiata dai Turchi. È certo che il complesso abbaziale, centro di cultura per prelati e nobili dell’epoca, cominciò ad essere usata come masseria nel corso del ‘600 e che l’abbazia venne sconsacrata nel 1878 perché ritenuta ormai indecente.
Adiacente alla Masseria Uccio si trova il grazioso Santuario della Madonna di Fatima. La Chiesa della Madonna Di Costantinopoli (Chiesa dei Diavoli), si trova invece lungo la vecchia strada che da Tricase porta a Tricase Porto. Si tratta di una chiesa rurale sconsacrata, ristrutturata di recente, dalla sagoma ottagonale. La leggenda narra che fu costruita dai diavoli in una sola notte.
Lungo la strada nuova che porta al mare è obbligatorio fermarsi ad ammirare l’imponente Quercia Vallonea, monumento e simbolo di Tricase. La Vallonea è una specie mediterraneo-orientale diffusa nella penisola balcanica, in Siria e in Palestina. Il salento rappresenta il limite occidentale di tale specie. In Italia è presente solo nell’area tra Tricase - Tricase Porto e Marina di Novaglie (salvo qualche isolato esemplare nel brindisino). La quercia Vallonea di Tricase si eleva ad un’altezza di oltre 20 metri ed ha un tronco con una circonferenza di oltre 7 metri. In antichità dalle ghiande delle querce vallonee (per i locali “falanide” o “pizzofao” o “lizza-castagna”) si ottenevano i tannini usati per la concia e la colorazione delle pelli, attività fiorente un tempo a Tricase abbandonata verso la fine del 1800 a seguito dell’introduzione dei concianti sintetici (negli anni successivi molte querce furono abbattute per ottenere legname).
Sant’Eufemia, Tutino e Caprarica del Capo, oggi rioni di Tricase, un tempo erano nuclei abitativi autonomi ognuno con un grazioso centro storico attualmente non ancora adeguatamente rivalutato. Nel centro storico di Tutino si possono ammirare il Castello baronale dei Trane, la Chiesa della Madonna delle Grazie e la piccola Chiesa di San Gaetano; nell’antico centro di Caprarica il Castello, ben visibile dalla Masseria Uccio, dalla forma rettangolare con quattro torri cilindriche agli angoli e la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo con la splendida statua di Sant’Andrea; a Sant’Eufemia la Cripta bizantina dedicata alla Madonna del Gonfalone di grande importanza archeologica, forse collegata per vie sotterranee alla Masseria del Mito. Questo importante sito del Salento fu per molto tempo una masseria-convento utilizzata come luogo sacro durante le persecuzioni religiose.
Tra i vari comuni della provincia di Lecce, Tricase è sicuramente uno dei più interessanti. Ospita ogni anno il presepe vivente nel periodo natalizio (a poche centinaia di metri dalla Masseria Uccio), la Regata Coppa Magna Grecia in primavera, il Raduno Bandistico del Salento in estate ed il Salento International Film Festival (S.I.F.F.), nel mese di settembre.

Masseria Uccio B&B

(Bed and Breakfast in Agriturismo)
Parco Otranto Santa Maria di Leuca
Salento - Puglia

Cellulare
Indirizzo
Via Madonna di Fatima, snc
73039 - Tricase (Salento)